riforma scuole di specializzazione dell'area medica

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  1. SISMino!
     
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    Ragazzi, vi invitiamo a leggere (anche se lunga) la mail che il Presidente Nazionale del Sism ha girato a tutte le sedi locali per discutere in merito alla RIFORMA DI ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE di area medica. al vaglio in questi giorni.
    Troviamo che sia molto completa.
    Sarebbe importante esprimersi in merito, ma (e qui vi invito a seguire gli sviluppi leggendo www.giovanemedico.it/) non potendo, cerchiamo almeno di informarci.

    "In seguito alla proposta di riforma presentata ad inizio dicembre dal “Comitato Pro Concorso Nazionale” in sede ministeriale, il MIUR ha subito accolto questa proposta mettendo a punto la bozza di una nuova regolamentazione, che nel giro di alcune settimane ha già ottenuto la valutazione favorevole sia dal Consiglio Universitario Nazionale (CUN) che dal Consiglio Nazionale Studenti Universitari (CNSU).

    La riforma interessa il “Regolamento Scuole di specializzazione dell'area medica” che a sua volta è emanato in attuazione dell’art. 36 del D. Lgs. n. 368/1999, che in questa fase di transizione politica non può essere modificato a causa dei tempi insufficienti per un nuovo decreto legislativo rispetto alle prossime elezioni politiche; l’art.36 definisce infatti che le modalità per l'ammissione alle scuole di specializzazione, i contenuti e le modalità delle prove, nonché i criteri per la valutazione dei titoli e per la composizione delle commissioni giudicatrici rispettano i seguenti princìpi:
    a) le prove di ammissione si svolgono a livello locale, in una medesima data per ogni singola tipologia, con contenuti definiti a livello nazionale, secondo un calendario predisposto con congruo anticipo e adeguatamente pubblicizzato;
    b) i punteggi delle prove sono attribuiti secondo parametri oggettivi;
    c) appositi punteggi sono assegnati, secondo parametri oggettivi, al voto di laurea e al curriculum degli studi;
    d) le commissioni sono costituite a livello locale secondo criteri predeterminati.

    Questi punti, per le ragioni suddette, in atto non sono oggetto di modifica e rappresentano i punti fermi, come ad esempio l’impostazione del concorso per tipologia di scuola o il tenere in considerazione il voto di laurea ed il curriculum, a partire dai quali viene emanato il Regolamento, che invece può essere modificato con un decreto ministeriale.

    I tratti salienti del nuovo Regolamento, disponibile in allegato e che vi invito a leggere attentamente, sono:
    concorso con graduatoria nazionale o macroregionale per ogni singola tipologia di specialità;
    abolizione della seconda prova;
    unica prova scritta consistente in un quiz di 85 questiti a risposta multipla, di cui 70 sui temi di medicina generale, 15 su argomenti attinenti la singola specialità, non più provenienti da un database noto ai candidati;
    assegnazione di appositi punteggi al voto di laurea per un max di 10 punti, valutando la posizione del voto rispetto alla distribuzione dei voti relativi al corso e all’ateneo di provenienza secondo la seguente scala valutativa:

    Voto di Laurea > 95° percentile =10 punti
    90° percentile <voto di Laurea ≤ 95° percentile =8 punti
    80° percentile <voto di Laurea ≤ 90° percentile =6 punti
    70° percentile <voto di Laurea ≤ 80° percentile =4 punti

    assegazione di un punteggio “curriculum” per un max di 5 punti in relazione al numero di anni impiegati per il conseguimento della laurea:
    - per la laurea conseguita entro il sesto anno dall’iscrizione: 5 punti
    - per la laurea conseguita entro il settimo anno dall’iscrizione: 4 punti
    - per la laurea conseguita entro l’ottavo anno dall’iscrizione: 2 punti

    Sono ammessi alla scuola di specializzazione coloro che, in relazione al numero dei posti disponibili, si siano collocati in posizione utile nella graduatoria macroregionale o nazionale compilata sulla base del punteggio complessivo riportato, secondo quanto definito annualmente con Decreto del Ministro. In caso di parità di punteggio è ammesso il candidato che ha conseguito la laurea nel minor numero di anni, in caso di ulteriore parità viene considerata la minore età anagrafica.
    [...]

    In parallelo Il Consiglio Nazionale è già al lavoro con un’attenta lettura del testo al fine di evidenziare eventuali criticità ed elaborare proposte di emendamento che saranno al più presto condivise con le Sedi Locali.

    Il Consiglio Nazionale

    --
    Vincenzo Bertino
    Presidente Nazionale 2013
    SISM - Segretariato Italiano Studenti in Medicina
     
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0 replies since 10/1/2013, 17:42   561 views
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